È questo dunque il principale obiettivo che il governo intende raggiungere con il documento "Strategia per la Crescita digitale", inviato alla Commissione Europea e proposto ieri in anteprima da Cor.Com.  

Nel documento si parla espressamente di agenda digitale come di un'occasione di 'trasformazione essenziale' per perseguire i grandi obiettivi della crescita, dell'occupazione, della qualità della vita e della rigenerazione democratica nel paese e come 'un investimento pubblico che coincide immediatamente con una riforma strutturale del Paese'. Per questo si rende necessaria una strategia in grado di integrare quanto realizzato, sia nel settore pubblico, che nel settore privato, per 'mettere utilmente a sistema obiettivi, processi e risultati'.  

Focus della strategia sono: il coordinamento di tutti gli interventi attraverso un percorso di centralizzazione della programmazione e della spesa pubblica in materia; il 'Digital First', un cambiamento radicale nella fruizione dei servizi al cittadino;  lo sviluppo di competenze digitali; la modernizzazione della pubblica amministrazione; un approccio architetturale basato su logiche aperte e standard.

Per facilitare il processo di digitalizzazione sono anche individuati tre progetti di accelerazione: Identità digitale, e-skills e smart city.  

'Italia Login' è il nome attribuito al progetto che fornirà a 10 milioni di cittadini italiani, entro il 2017, un'identità digitale e un profilo civico online dal quale si potrà accedere alle informazioni e ai servizi pubblici, in maniera profilata. La realizzazione dell'iniziativa, ovviamente, prevede che siano già in esercizio il Sistema Pubblico di Identità Digitale e l'Anagrafe Nazionale Unica.

Per lo sviluppo delle competenze digitali, i dati parlano da soli: circa il 40% degli italiani non possiede un computer, non sa mandare una e-mail, né pagare un bollettino on line. Ma il problema riguarda anche le imprese, soprattutto le PMI. Nei prossimi anni la domanda di competenze digitali continuerà ad aumentare e questo rappresenta la vera sfida per la modernizzazione del paese e la sua capacità di competere. E allora 'Grand Coalition for eskills', parte di una più generale 'Grand coalition for digital jobs', promossa e coordinata dall'Agenzia per l'Italia Digitale, è l'azione che implementerà, fino al 2020, interventi di 'formazione generale e specifica, con particolare riferimento alla (ri)qualificazione professionale'. 

Infine 'Smart City e communities', la terza linea di azione che mira a costruire 'un nuovo genere di bene comune, una grande infrastruttura tecnologica e immateriale che faccia dialogare persone e oggetti, integrando informazioni e generando intelligenza, producendo inclusione e migliorando la vita del cittadino e il business per le imprese, anche attraverso azioni di promozione della social innovation'. n ai progetti già finanziati dal MIUR - oltre 850 milioni euro in ambiti strategici quali mobilità, salute, education, cloud computing technologies per smart government, culture e turismo, energia rinnovabile e smart grid, logistica, sustainable natural resources (waste, water, urban biodiversity) - partiranno nel 2015 le linee guida per le Regioni per avviare ulteriori progetti. 

Da oggi fino al 2020 si parla di 4.557 milioni di euro di investimenti per il raggiungimento di un ambizioso obiettivo: attribuire al pubblico il ruolo di volano del mercato al servizio del cittadino, puntando  sul digitale per una efficienza, trasparenza, crescita, lotta all'evasione. 

Scarica il documento "Strategia per la Crescita digitale"

Valenzano, 18 novembre 2014