Dal 1  giugno al 1 settembre 2012, consultazione pubblica per la revisione delle "Linee guida sui fondi pubblici per lo sviluppo della banda larga.

In occasione della revisione delle "linee guide per l'applicazione della normativa sugli aiuti di stato in relazione allo sviluppo della banda larga", la Commissione europea apre una consultazione pubblica per ottenere osservazioni e comprendere come adattare gli attuali orientamenti in materia, agli obiettivi dell'Agenda Digitale europea.

Le attuali linee guida sono entrate in vigore nel 2009 e definivano che l'intervento pubblico si dovesse concentrare sulle zone rurali e remote, in cui la copertura a banda larga non era disponibile a causa degli elevati costi di costruzione. Lo scopo era di non penalizzare gli investimenti privati con aiuti di Stato che invece dovevano intervenire nella costruzione di nuove infrastrutture in aree in cui i consumatori non avevano in precedenza possibilità di scelta.

Cambiamenti di tecnologie e delle condizioni del mercato, impongono la revisione delle Guidelines e pertanto la Commissione ha già avviato una prima consultazione pubblica, da cui è emerso che le norme vigenti funzionano bene e non richiedono alcuna modifica di rilievo, ma è necessario avere uno spazio di discussione per ulteriori approfondimenti. Dunque si è proseguito con l'avvio di questa consultazione, attiva dal 1 giugno al 1 settembre di quest'anno,  per chiarire e semplificare le norme esistenti.

In questi anni sono stati compiuti buoni progressi nella direzione della fornitura a tutti i cittadini europei di collegamenti a banda larga, per cui i nuovi orientamenti sono a sostenere le reti di nuova generazione, con velocità superiori a 100 mbps. Si punta sugli investimenti pubblici in elementi infrastrutturali che non siano direttamente collegati alla trasmissione di servizi e che sono particolarmente costosi, quali le condotte o la cosiddetta fibra ‘inattiva', in questa maniera l'infrastruttura sarà disponibile indistintamente a tutti i prestatori di servizi che intendono entrare nel mercato e le reti ad altissima velocità potranno contribuire al miglioramento dei servizi e alla riduzione dei prezzi praticati ai consumatori. Conseguenza desiderata allargamento del mercato e attrazione di nuovi investimenti nel settore, da parte di soggetti terzi, quali le banche di investimento o i fondi pensione.

In ogni caso, ogni intervento statale deve evitare di incorrere in distorsioni della concorrenza che impediscano gli investimenti privati, e deve puntare piuttosto alla trasparenza. A questo scopo sarà chiesto agli Stati membri di pubblicare in una pagina web tutte le informazioni sui sistemi a banda larga che ricevono il sostegno dello Stato e le iniziative volte a ridurre gli oneri amministrativi per i piccoli progetti. (i.cam)

Scarica il documento con gli orientamenti della Commisssione per la revisione.

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Scarica le linee guide del 2009

Valenzano, 3 giugno 2012