La Commissione Europea ha pubblicato le risultanze della consultazione svolta dal 28.9.2012 al 21.12.2012 per segnalare i dieci atti legislativi dell'UE ritenuti più gravosi per le microimprese e le PMI (vedi nostra notizia ndr): REACH (Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche); IVA; Norme di sicurezza generale sui prodotti e pacchetto normativo per la sorveglianza del mercato; Riconoscimento delle qualifiche professionali; Direttiva quadro sui rifiuti; Legislazione relativa al mercato del lavoro; Protezione dei dati; Orario di lavoro; Unità per il controllo nel settore dei trasporti su strada; Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici; Codice doganale. Sono queste le norme, segnalate dalle 1000 imprese che hanno risposto alla consultazione, ritenute come maggiormente penalizzanti per i 20.800.000 di PMI europee che creano l'85% di tutti i nuovi posti di lavoro in Europa e impiegano i due terzi della forza lavoro nell'Unione Europea.

La Commissione, pur riconoscendo la necessità complessiva di avere a livello europeo regole certe su queste materie, esaminerà in modo approfondito le preoccupazioni espresse dalle PMI nel quadro del nuovo programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT1), avviato nel dicembre 2012. In seguito la Commissione renderà noto, entro giugno 2013, quali azioni intraprenderà, rendendo operativo l'intendimento annunciato dal presidente della Commissione europea José Manuel Barroso:  "Obiettivo della Commissione è fare in modo che la legislazione dell'UE aiuti le aziende europee a crescere e creare posti di lavoro. Per questo motivo abbiamo messo al centro del nostro processo decisionale una regolamentazione intelligente che vuole facilitare la vita delle nostre piccole e medie imprese. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito ad individuare i temi più onerosi della legislazione e noi ci impegneremo a fondo per non deludere le vostre aspettative. "

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Valenzano, 15 marzo 2013