Solo poco tempo fa internet compiva 25 anni e il giorno dell'anniversario, il 12 marzo scorso, Il padre del World Wide Web, Tim Berners-Lee, chiedeva a gran voce sul  quotidiano The Guardian una Costituzione globale, una Carta dei diritti a garanzia di un internet libero, neutrale su cui contare senza preoccuparci di cosa accade dietro le quinte. "Non possiamo avere un governo libero, una buona democrazia, un buon sistema sanitario, comunità connesse e diversità di culture - ha sottolineato il fondatore - non è ingenuo pensare di poter avere tutto questo, ma è ingenuo pensare di poter rimanere a braccia conserte e ottenerlo". E avanzava a sua nuova proposta nell'ambito della campagna "Il Web che vogliamo" (The Web We Want) per un internet libero che intende sollecitare gli utenti a redigere una Carta dei diritti digitale in ciascun Paese, una dichiarazione di principi che possa essere sostenuta da istituzioni, funzionari di governo e aziende.

Ma nel frattempo in Italia permangono i divari tra le diverse Regioni e DataMediaHub, hub sui media italiani e sul giornalismo, nato per aggregare dati su questo tema e presentarli in una forma grafica e interattiva, ha realizzato un'infografica che ripercorre regione per regione gli effetti e l'impatto della rete nel nostro Paese, realizzando  la fotografia di come sono cambiati i territori rispetto alla diffusione della cultura digitale. L'elaborazione si basa sulla cartografia delle regioni italiane al 2011 e sui dati Istat 2014 "Società dell'informazione". Gli indicatori che sono tenuti sotto controllo sono 8 e sono: Grado di diffusione di Internet nelle famiglie; Grado di utilizzo di Internet nelle famiglie; Grado di diffusione del personal computer nelle imprese con più di dieci addetti; Grado di diffusione del personal computer nelle imprese con meno di dieci addetti; Indice di diffusione dei siti web delle imprese; Indice di diffusione della banda larga nelle imprese; Grado di utilizzo di Internet nelle imprese; Grado di diffusione della larga banda nelle amministrazioni locali.

Le Regioni del Sud sono quelle interessate da un ritmo di crescita molto elevato, ma resta forte il divario tra il sud ed il nord del Paese. Si va dal Trentino Alto Adige che ha un grado di diffusione di Internet nelle famiglie del 66.9% alla Campania con il 51.2%. La Puglia si posiziona ancora indietro per la diffusione e l'utilizzo di internet nelle famiglie, è abbastanza vicina, ma sempre sotto, la media nazionale per quanto riguarda la diffusione nelle imprese più grandi, anche se l'utilizzo è ancora basso. Va invece molto bene per numero di amministrazioni raggiunte dalla banda larga, grazie alla diffusione della RUPAR.

Le mappe mostrano i ritmi di crescita della diffusione di internet attraverso dei cartogrammi che rappresentano le regioni italiane deformate e colorate [dall'azzurro al rosso] in base ai valori di riferimento.

Vai all'infografica Società dell'Informazione: il Ritmo di Crescita delle Regioni in 10 anni | Mappa interattiva

Scarica i dati ISTAAT

Valenzano, 18 maezo 2014