Sono intervenuti fra gli altri Graziano Delrio Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Carlo Calenda, Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Marianna Madia, Ministro per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione, Fabio Gallia, AD Cassa Depositi e Prestiti, Maria Ludovica Agrò, direttore Agenzia per la Coesione, Ministero dello Sviluppo economico,  Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Alessandro Laterza, Vice Presidente Politiche per il Mezzogiorno, Confindustria, Diana Bracco, Vice Presidente Confindustria per la Ricerca e l'Innovazione. Ha coordinato i lavori Roberto Napoletano, Direttore Il Sole 24 ORE.

Vai al sito dell'evento http://nova.ilsole24ore.com/viaggionellitaliacheinnova/bari/.

Oggi a Bari la seconda tappa del "Viaggio" dell'Osservatorio sull'Innovazione Digitale sviluppato da Confindustria, con il supporto di EY, e fortemente voluto dal Sole 24 Ore che, al termine del percorso con prossime tappe a Milano, Roma e Napoli,  intende proporre il "Manifesto per l'Innovazione", la linea guida per sistematizzare nel tempo l'impegno di persone, imprese e territori a lavorare attraverso un piano d'azione concreto per lo sviluppo del potenziale innovativo del territorio italiano.

Insieme al Presidente Emiliano a rappresentare la Regione Puglia, l'assessore allo Sviluppo economico della Regione, Loredana Capone, il direttore del dipartimento Sviluppo economico, innovazione, istruzione, formazione e lavoro, Domenico Laforgia, la presidente di ARTI, Eva Milella. Sono intervenuti anche il rettore del Politecnico, Eugenio Sciascio, il presidente di Confindustria Bari e BAT, Domenico Bartolomeo, numerosi rappresentanti di alcune tra le più importanti imprese del territorio.

"L'idea di questo viaggio – ha spiegato l'amministratore delegato di EY, Donato Iacovone, nel panel d'apertura del convegno – nasce da una riflessione semplice. Attorno al digitale girano molti punti di vista e non un punto di vista organico. Con il Sole 24 Ore, con Confindustria abbiamo deciso di affrontare questo maledetto problema del fare sistema sul digitale".

"Vogliamo parlare dell'Italia che è ancora viva -  ha affermato il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano – Quella che l'Italia ha attraversato è una crisi senza precedenti che ci impone un cambio tottale dei paradigmi e sopravviverà solo chi sarà in grado di pensare a nuovi modelli di business."  

"Se vogliamo veramente far ripartire questo Paese abbiamo l'obbligo morale di occuparci di coloro che sopravvivono e che continuano a occupare un mercato dopo l'altro facendo ricerca e innovazione. - ha poi conluso Napoletano - Questo non è un convegno è un gruppo di lavoro che vuole far emergere ciò di cui le imprese hanno bisogno. Richieste, proposte concrete. Noi, per quanto ci riguarda, continueremo a chiedere al Governo l'istituzione di un vero credito d'imposta per la ricerca e l'innovazione".

Al termine dei lavori il direttore Napoletano ha intervistato il presidente Emiliano insieme ad Alessandro Laterza.

I lavori sono stati moderati al mattino da Sebastiano Barisoni, Vicedirettore di Radio24, nel pomeriggio da Luca De Biase, Responsabile Nòva24.

APPROFONDIMENTO

L'evento è stato l'occasione anche per presentare i dati del rapporto dell'Osservatorio sulla Puglia.

Come ha spiegato François de Brabant, Senior Advisor EY: "Internet ha cambiato completamente il mondo, sono mutati i comportamenti, la dimensione spazio-tempo, il cervello, ha cambiato completamente le persone e, come ha detto Alessandro Baricco qualche mese fa in presenza del presidente del consiglio, bisogna tradurre tutto il mondo con una nuova lingua e solo chi conoscere questa nuova lingua potrà vincere. E noi in Italia stiamo dimostrando di non conoscere bene questa lingua." 

Per questo è necessario  fare enormi passi avanti nell'innovazione, consapevoli che la leva principale è il digitale che riguarda orizzontalmente tutti i settori dell'economia.

"La Puglia  è un territoio vivo e il suo posizionamento non le rende completamente onore. - ha affermato de Brabant presentando la ricerca - Quel puntino blu sul grafico è in realtà quello che si è mosso di più negli ultimi anni."

Veniamo dunque ai dati della Puglia elaborati da EY.

Come si evince dal grafico qui sotto, la Puglia si posiziona al di sopra delle altre regioni del mezzogiorno, ma ancora con bassi livelli sia di potenzialità economica che di innovazione digitale.

Sono le stesse conclusioni alle quali è addivenuta la ricerca elaborata da Svimez e commentata il 2 marzo scorso, sempre sul Sole 24 ore,  nell'articolo "La Puglia fra start-up e nuove fabbriche" di  Paolo Bricco. "La Puglia è una giuntura con una sua consistenza - si leggeva sul quotidiano - che mantiene il Mezzogiorno agganciato al resto dell'organismo italiano. Di fatto, prova a impedire che il Sud sprofondi. La Puglia è un tessuto produttivo non privo di coesione, che contribuisce alla conservazione dei legami del Paese nel suo insieme con i mercati globali e con i circuiti internazionali dell'innovazione."

La ricerca dell'Osservatorio sull'Innovazione Digitale, invece, analizza nell'insieme il tema della potenzialità economica e il grado di digitalizzazione di un'area geografica attraverso l'identificazione di due indici. Il primo l'index di potenzialità economica è in grado di misurare le prestazioni e il posizionamento del territorio in base al suo livello di crescita, competitività e attrattività. La Puglia evidenzia un miglior posizionamento sulle variabili legate alle potenzialità di Crescita, trainate dai fattori relativi al capitale umano, a differenza delle variabili relative alla Competitività e alla Attrattività che mostrano comunque alcuni punti di relativa forza, relativi alle infrastrutture di trasporto, a una relativamente buona efficienza del mercato, funzionamento delle istituzioni e capacità tecnologica.

L'indice di Innovazione Digitale, invece, misura la digitalizzazione di un'area geografica attraverso due principali driver di analisi: il livello di innovazione digitale delle imprese e quello del contesto. Il livello dell'innovazione digitale delle imprese indaga la capacità delle imprese di trasformarsi digitalmente, attraverso l'analisi di alcune componenti considerate "paradigmatiche" del processo di trasformazione: conoscere, creare, crescere, connettersi. Il livello di digitalizzazione del contesto, infine, indaga la diffusione del digitale nel contesto socio-economico in cui le imprese operano, espressa attraverso cinque aree d'indagine: infrastrutture, finanziamenti, pubblica amministrazione, scuola e  consumer. Molto sinteticamente, la figura accanto mostra il posizionamento della Puglia che evidenzia come solo alcune aree relative alle competenze digitali, alla scuola e ai consumer digitali, presentino risultati positivi, mentre al contrario, si registrano ritardi sui servizi digitali offerti dalla Pubblica Amministrazione.

Nel confronto italiano, considerando aspetti chiave come l'accesso alle infrastrutture di rete, la digitalizzazione delle imprese e della Pubblica Amministrazione, la Puglia si classifica in 14esima posizione nell'area della Competitività. Ma la Puglia, evidenzia anche altre aree positive. In particolare, la Regione ottiene buoni risultati nell'area della salute e nell'area dell'istruzione: nel primo caso, infatti, sono positivi i dati relativi all'aspettativa di vita e alla mortalità infantile; nel secondo caso, la qualità dell'istruzione ha visto significativi miglioramenti negli ultimi anni, grazie alle politiche nazionali e regionali effettuate che hanno portato notevoli benefici sul tasso dell'incidenza dei laureati, riducendo l'abbandono scolastico prematuro e aumentando l'accessibilità alle università.

D'altro canto, la Puglia sconta ritardi sul tema dell'efficienza istituzionale e sul mercato del lavoro. Nella prima area rientrano indicatori relativi al livello della corruzione, alla percezione di parità di trattamento dei cittadini, alla trasparenza della Corte dei Conti e alla regolamentazione dell'economia; nella seconda area, rientrano il tasso di disoccupazione, la produttività e l'equilibrio tra tasso di disoccupazione maschile e femminile. Altra area di criticità della regione, secondo i dati della Commissione Europea (DESI 2016), è quella della capacità tecnologica: negli acquisti on-line, accesso a Internet, tecnologie avanzate e assorbimento tecnologico delle imprese, infatti, la Puglia ottiene punteggi al di sotto della media italiana.

La lettura combinata dell'articolo del Sole 24ore dell'altro giorno e della ricerca dell'Osservatorio fa affermare all'assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone: "Lo sguardo adesso è rivolto al futuro. Innovando abbiamo trainato il Mezzogiorno. Le scelte innovative fatte in questi anni per aiutare le imprese a investire e a collaborare con i centri di ricerca, la pluralità degli strumenti messi in atto con la sezione Ricerca industriale, l'Arti e le nostre Società in house ha contribuito a generare la cultura dell'innovazione. La strada  che abbiamo davanti è ancora lunga, ma evidentemente è la strada giusta. Oggi abbiamo l'orgoglio di vedere come il nostro sforzo di regione del Sud, pur nella crisi e nelle difficoltà, ha avuto un valore".

Scarica la Ricerca dell'Osservatorio Digitale - Puglia

Vai all'articolo del Sole 24ore

Valenzano, 4 marzo 2016