Tecnopolis attraverso i marchi

 

1984

Il 9 dicembre 1984 si inaugura a Valenzano, un piccolo centro alle porte di Bari, Tecnopolis Novus Ortus, il primo Parco Scientifico e Tecnologico dell'Italia meridionale. La nascita del Parco è la naturale evoluzione del rapporto di collaborazione tra il CSATA e l'Università agli Studi di Bari e delle riflessioni e prove di campo, avviate sin dal 1982, per verificare il ruolo che i parchi scientifici possono svolgere come strumento per la crescita socioeconomica in aree a più limitato sviluppo.

Si recepiscono, infatti, gli indirizzi già sperimentati in Europa e Giappone circa l'utilizzazione dei parchi scientifici e tecnologici come strumenti della politica di sviluppo economico basata sulla tecnologia e, volendone verificare l'idoneità in un'area a ritardo di sviluppo quale il Mezzogiorno, nel 1985 il Governo nazionale, attraverso l'Intervento Straordinario per il Mezzogiorno, definisce l'azione "Sperimentazione Programma Tecnopolis", inserita e approvata dal CIPE nel 1986, all'interno del quadro dell'Azione Organica 2 del primo Piano Triennale di Attuazione della Legge 64.

Il nuovo marchio enfatizza il carattere internazionale del PST evidenziandone nel contempo la localizzazione nell'area geografica del mediterraneo. Globale e locale, sono le parole d'ordine del periodo. Anche nel nome, si rivendica la sua appartenenza italiana e la si lega alla tradizione colta del latino, e dunque Tecnopolis Novus Ortus, è proposto nella grafia latina, Tecnopolis senza la "h" anglosassone, mentre le parole "novus ortus" evocano i tempi felici del rinascimento italiano. Nel logo, "Tecnopolis-Rinascimento" ha inteso richiamare l'attenzione su un modello di sviluppo in cui l'uomo, con le sue qualità intellettuali ed etiche, fosse pilota dello sviluppo, governandolo e servendosi della tecnologia, piuttosto che essendone condizionato.