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NUOVO TESTO UNICO TRASPARENZA NELLA PA
Con il testo unico sulla trasparenza, presentato oggi in conferenza stampa, i cittadini avranno gli strumenti e la possibilità di controllare quello che fanno le pubbliche amministrazioni, come vengono spese le risorse e in che maniera sono riorganizzati i servizi amministrativi.
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Entrerà in vigore il 20 aprile, il testo unico sulla trasparenza presentato oggi in conferenza stampa dal Ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi. Il Decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 80 del 5 aprile, riordina gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle amministrazioni pubbliche e introduce sanzioni specifiche per chi non rispetta questi obblighi. I pilastri del decreto, come ha affermato lo stesso ministro, sono stati: riordinare le innumerevoli normative stratificate nel corso degli ultimi anni; definire gli obblighi e le modalità di pubblicazione per tutte le pubbliche amministrazioni (definite nell'art.1 comma 2 del Dlgs.165/2001) e per gli enti controllati; stabilire ruoli, responsabilità e processi in capo alle pubbliche amministrazioni e agli organi di controllo; introdurre il nuovo istituto dell'accesso civico. Il cittadino, dal suo canto, avrà la possibilità concreta di esercitare il diritto al controllo sociale sull'operato delle pubbliche amministrazioni e attraverso lo strumento della Bussola della trasparenza, realizzata dal Dipartimento della Funzione Pubblica e accessibile da tutti, la possibilità di verificare l'assolvimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità da parte delle PA. Il testo unico supera anche la critica più ricorrente che fino ad oggi era portata all'operato del legislatore: le sanzioni. Stabilisce infatti sanzioni generali e sanzioni legate a specifiche inadempienze, come ad esempio quella prevista per la mancata comunicazione dei dati patrimoniali per i titolari di incarichi politici di carattere elettivo, che va da 500 a 10mila euro ed è a carico del responsabile della comunicazione. Un'altra interessante sanzione prevista è quella per cui ogni consulenza esterna nella P.A., per la quale è previsto un compenso, se non sarà resa pubblica nel dettaglio della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato dall'ente amministrativo, perderà automaticamente la sua efficacia e verrà resa nulla. Ultimo tema sottolineato dal ministro, l'introduzione del nuovo istituto dell'Accesso civico, contemplato dall'art. 5 del decreto, per cui ogni cittadino può esercitare il diritto di richiedere alle pubbliche amministrazioni documenti e informazioni per i quali sia stata omessa la pubblicazione. Il tema aveva generato una polemica, già all'approvazione del decreto, e a questo proposito Patroni Griffi ha affermato "La pioggia di informazione non equivale necessariamente a trasparenza, perché c'è anche quella che sia chiama 'opacità per confusione'. Noi abbiamo agito con un'operazione selettiva a monte, andando a vedere quali sono le informazioni utili per i cittadini e fissando l'obbligo per le amministrazioni a metterle on line, indipendentemente dal fatto che ci sia una richiesta. In questa maniera - ha concluso il ministro - il rimedio è più efficace, in quanto piuttosto che fissare un diritto in capo a ogni cittadino, fissa obblighi specifici in capo alle amministrazioni". (i.cam) Scarica la presentazione del ministro Scarica la tabella delle sanzioni Valenzano, 11 aprile 2013 |
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