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EU 2014 DIGITAL SCOREBOARD
Agenda digitale UE 2014: a che punto siamo? La Commissione Europea è ottimista sul raggiungimento degli opbiettivi nel 2015, a seguito dei dati del Quadro di valutazione dell'Agenda digitale UE 2014. | |
I cittadini e le imprese dell'UE si collegano di più a internet, fanno più acquisti online e si sentono più sicuri e preparati in rete, ma spesso, soprattutto nelle zone rurali, l'accesso alla banda larga ad alta velocità è complicato se non impossibile. il divario digitale, dunque, non è ancora colmato. Se negli Stati Uniti gli utilizzatori di Internet rappresentano l'87% della popolazione adulta, dal 2010 a oggi la percentuale di chi usa Internet, almeno una volta alla settimana in Europa, è passato dal 60% al 72%. Grecia, Romania, Irlanda, Repubblica ceca e Croazia sono i paesi che hanno registrato i miglioramenti più significativi, mentre i migliori risultati in assoluto (più del 90% di utilizzatori) si registrano in Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Lussemburgo. Notevoli progressi per i gruppi svantaggiati: negli ultimi quattro anni l'uso di Internet da parte dei disoccupati, dei meno istruiti e delle persone più anziane è balzato dal 41% al 57%. A questo ritmo centreremo l'obiettivo del 60% già prima del 2015. Il 20% degli abitanti dell'UE non ha mai usato Internet e il dato è in diminuzione di un terzo rispetto a quattro anni fa, se le tendenze attuali si confermeranno, l'obiettivo del 15% entro il 2015 sarà raggiunto. Oggi il 47% dei cittadini europei fa acquisti on line, in aumento di dieci punti sul dato del 2009. L'obiettivo di arrivare al 50% entro il 2015 sembra dunque molto realistico. Oggi il 100% degli europei ha accesso alla banda larga, generalmente con la possibilità di scegliere fra modalità diverse (fibra, cavo, ADSL o accesso mobile 3G/4G). Come minimo, tutti gli europei hanno la possibilità di sottoscrivere un servizio di banda larga via satellite a costi accessibili. La disponibilità di banda larga mobile 4G è balzata dal 26% al 59% in un anno. L'accesso a Internet a velocità di almeno 30 Mbps su linea fissa raggiunge il 62% della popolazione dell'UE, rispetto al 54% un anno fa e al 29% nel 2010. La banda larga veloce raggiunge almeno il 90% delle famiglie in Belgio, Danimarca, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Regno Unito. Questi i dati mgliori. Veniamo ora invece alle situazioni problematiche. Solo il 14% delle imprese con meno di 250 dipendenti vende online. Tutti gli Stati membri rimangono lontani dall'obiettivo del 33% (media UE) entro il 2015. Appena il 18% dei domicili situati nelle zone rurali ha accesso alla banda larga veloce. Nel 2013 solo il 42% della popolazione dell'UE fa uso di servizi di eGovernment. Al ritmo di crescita attuale gli Stati membri non raggiungeranno il traguardo del 50% entro il 2015. Iinfine veniamo all'Italia. Alla fine del 2013, la banda larga fissa copriva il 99% delle case in Italia (97% media UE) e nelle zone rurali l'88% delle case, ma l'accesso alla banda larga di nuova generazione, in grado di fornire almeno 30 Mbps, era disponibile solo nel 21% delle case (62% media UE). Il 56% degli italiani utilizza internet almeno settimanalmente (media UE 72%) e in Italia ci sono i tassi più bassi di uso quotidiano di internet (54%). Sul fronte delle competenze digitali nel 2012 il 60% degli italiani ha competenze digitali basse o nulle (47% media UE) e i valori salgono per le persone svantaggiate (75%), ma anche nella forza lavoro ben il 50% degli italiani ha competenze digitali basse o nulle (media UE 39%). Infine la quota di specialisti ICT tra gli occupati in Italia è stata del 2,4% nel 2012, più o meno come la media UE del 2,8%. Nel 2013, il 20% degli italiani ha acquistato beni o servizi online entro i 12 mesi precedenti, il che significa che il prelievo di e-Commerce è stato ben al di sotto della media UE del 47%. Solo il 7% della popolazione ha acquistato online da altri paesi dell'UE (media UE 12%) e solo il 16% delle grandi imprese ha venduto on-line, in meno rispetto al 2012 e un numero significativamente inferiore rispetto alla media UE del 35%. Il dato delle PMI non si discosta (5% vende on-line, imedia europea 14%). Nel 2013, il 21% degli italiani ha fatto uso di Internet per i servizi di eGovernment, con un incremento dal 19% nel 2012, ma ancora molto al di sotto della media UE del 41%. Buoni i dati dalla sanità invece. Il 39% degli ospedali italiani aveva nel 2013 una connessione a banda larga 50Mbps, al di sopra della media UE del 36% e il 56% degli ospedali scambia informazioni cliniche, al di sopra della media UE del 55%, anche per i Medici di Medicina Generale, il tasso è del 31%, superiore alla media UE del 28% e ben il 27% degli ospedali è in grado di fornire ai pazienti l'accesso alla totalità o a parte delle loro cartelle cliniche, dato molto superiore alla media europea (9%). Se nel 2010, la spesa delle imprese in ricerca e sviluppo ICT in Italia ammontava a € 2177mn, il 21% del totale della spesa R&D, al di sopra della media UE del 17%, il dato totale è pari allo 0,7% del PIL, al di sotto della media UE attestata allo 1,2%. Nel 2012, i finanziamenti pubblici in ricerca e sviluppo ICT è pari a €520mn (5,9% al totale), al di sotto della media UE del 6,6%. Nel periodo 2007-2013, ben 655 organizzazioni italiane hanno partecipato a 1.250 progetti (52% di tutti i progetti) e coordinato 322 progetti europei di ricerca e sviluppo per un totale pari a € 828.000.000. La partecipazione per organizzazioni nel 2013 è stata distribuita in 61% dei finanziamenti da parte di organizzazioni di istruzione / ricerca superiori (media UE 66%), la partecipazione industriale è stata del 35%, (media UE 29%), con il 22% del finanziamento complessivo alle grandi imprese e il 14% alle PMI. Se vuoi avere il quadro completo dei dati vai a https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/download-scoreboard-reports Se vuoi avere il quadro completo dei dati per l'Italia vai a https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/scoreboard/italy L'UE ha realizzato un video che racconta lo stato dell'arte GUARDA IL VIDEO
Valenzano, 30 maggio 2014 |
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