Si è svolta ieri a Roma, nella sede dell'AGID, la Conferenza Nazionale per fare il punto sullo stato dell'arte dell'informazione geografica in Italia, tenendo conto  del contesto europeo e internazionale, con l'obiettivo di definire nuove policy che consentano di recuperare il gap accumulato negli anni in materia di utilizzazione dei dati geografici per la produzione di servizi.

L'Assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Urbanistica, Assetto del Territorio, Paesaggio, Politiche Abitative, Anna Maria Curcuruto, ha partecipato ai lavori illustrando i risultati raggiunti in Puglia dal SIT (Sistema Informativo Territoriale) e le politiche che la Regione ha intenzione di mettere in campo nel prossimo futuro.

La Curcuruto, che precedentemente ha ricoperto il ruolo di dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Bari, ha dichiarato la piena consapevolezza della Regione, e suo personale, sull'importanza della informatizzazione dei dati geografici e della loro condivisione. Per questo motivo negli ultimi anni si è deciso di puntare decisamente nel costruire un sistema informativo territoriale, il SIT appunto, una piattaforma sempre aggiornata e che utilizza tecnologie e strumenti sempre all'avanguardia nel panorama nazionale e internazionale, in grado di fornire una base di dati comune, sulla quale sviluppare politiche di controllo e gestione del territorio. 

Ciò è stato possibile anche all'apporto professionale di InnovaPuglia, la società in house della Regione, che si è dimostrata nel tempo un partner fondamentale nell'accompagnamento dell'amministrazione e nella costruzione di un vero e proprio sistema di supporto alle decisioni per rendere più efficienti i processi di governance pubblica.

Così, in questi anni la Regione Puglia ha potuto essere la prima Regione in Italia a dotarsi di un Piano Paesaggistico diventando un esempio da seguire nel panorama nazionale, come ha avuto modo di sottolineare anche Ezio Bussoletti, intervenuto in rappresentanza  dell'organismo ONU UN-GGIM, che ha precisato come quello pugliese sia un modello ideale di committment.

Il SIT Puglia, nato al servizio del territorio, ha poi messo il suo patrimonio di conoscenza in condivisione con altri enti locali, nazionali e organizzazioni che hanno potuto utilizzare un database cartografico molto dettagliato messo al servizio dell'urbanistica, dell'agricoltura, dell'ecologia, dell'ambiente, dell'energia, del demanio, dei beni culturali, dell'assetto idrogeologico.

La Regione dal suo canto, dopo aver fornito spesso un fondamentale supporto - ad esempio ai comuni più piccoli - con un quadro conoscitivo completo del territorio, oggi vuole completare la dematerializzazione avviata, mirando decisamente verso la semplificazione dei procedimenti.

Nell'immediato futuro è previsto l'avvio di un programma ambizioso per un ulteriore condivisione della conoscenza che avrà come obiettivo la omogenizzazione e standardizzazione delle procedure e della modulistica che porteranno a fare sì che, ad esempio, una procedura SCIA sia identica su tutto il territorio regionale. Il programma sarà anche accompagnato da una fase di addestramento e formazione, rivolta agli enti locali e alle organizzazioni coinvolte, ma anche, in accordo con gli ordini professionali, ai tecnici e professionisti che utilizzano il sistema. Tutto ciò nella convinzione che il primo obiettivo del mandato di questo governo regionale in materia di territorio sia parlare un unico linguaggio. 

Il risultato atteso, oltre che un intuitivo incremento della semplificazione delle procedure e riduzione dei tempi e dei costi, è anche un rafforzamento dell'azione dell'amministrazione a contrasto dei fenomeni corruttivi e verso una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini. 

Per seguire la registrazione della conferenza clicca qui.

Per un approfondimento sul tema oggetto della conferenza scarica il documento dell'AGID

Valenzano, 13 maggio 2016