I dati dell'Istat sull'ICT ci parlano di lievi miglioramenti, ma siamo ancora lontani dal poterci dichiarare soddisfatti.

Nel 2015 cresce il numero di famiglie che si connettono a Internet mediante banda larga, mentre è stabile e vicina alla saturazione la quota di imprese che la utilizzano. In entrambi i casi aumenta la connessione in banda larga mobile.

È ancora l'età il principale fattore discriminante nell'uso di Internet: sono i giovani ad utilizzare di più il web (oltre 91% tra i 15- 24enni) e il 60,2% delle persone di 6 anni e più (circa 34milioni 500mila persone) si è connesso alla Rete negli ultimi 12 mesi (+3%), circa il 40% vi accede tutti i giorni. Le persone che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi lo hanno fatto per fruire di contenuti culturali (71%), utilizzare un social network (51.6%), pubblicare contenuti propri (32,1%).

L'indicatore di digitalizzazione, basato sull'adozione di 12 attività in Rete, è basso o molto basso per circa nove imprese su 10 e le più piccole presentano un minore grado di digitalizzazione rispetto alle altre. Il 70,7% delle imprese con almeno 10 addetti dispone di un sito web mentre il 37,3% utilizza un social media (32% nel 2014) per finalità di marketing. In aumento le imprese che utilizzano la fatturazione elettronica (da 5,4 del 2014 a 15,5% del 2015).

Un altro requisito fondamentale per l'inclusione sociale ed economica è l'adeguatezza delle competenze digitali.  La maggioranza delle imprese ha dichiarato di avere all'interno competenze digitali di base (36,6%) o basse (31,4%). Il 60,7% delle imprese con almeno 10 addetti ricorre a personale esterno per le funzioni ICT.

Aumenta rispetto al 2014 la quota di internauti che hanno effettuato acquisti online (da 45,9 a 48,7%) e quella di imprese che vendono online (da 8,2 a 10. L'Italia è lontana dagli obiettivi europei 2015 che fissano al 33% la quota di PMI che hanno effettuato vendite online nell'anno precedente per almeno l'1% del fatturato totale e al 50% la quota di popolazione di 16-74 anni che ha fatto acquisti online negli ultimi 12 mesi; gli indicatori oggi sono rispettivamente a 6,5% e 26%.

La sicurezza è un problema. Il 28,2% di utenti over15 che hanno usato Internet nei 12 mesi precedenti hanno dichiarato di aver avuto almeno un problema di sicurezza, il 54,3% non ha invece svolto alcune attività online per questo motivo. Il 42,9% delle imprese ritiene necessaria una politica di sicurezza informatica e circa il 62% ha definito o aggiornato la propria policy negli ultimi 12 mesi.

Analizzando il dato regionale troviamo che 943mila famiglie pugliesi dispongono di accesso ad Internet su un totale di di 1.576mila e 422 hanno una connessione  a banda larga fissa mentre 317 si collegano tramite rete di telefonia mobile.

È bassa la percentuale di persone di 6 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi (68,7% media Italia 71%) e che, in linea con i trend nazionali lo hanno fatto soprattutto per fruire di contenuti culturali. Il 59,2 di essi per partecipare a social network, il 33,4 per caricare contenuti propri e solo il 27,6 utilizza metodi di archiviazione cloud. Penultimo posto alla Puglia per gli acquisti on line (34,6%) e diventiamo quart'ultimi se restringiamo il campo agli ultimi tre mesi (18%), speriamo sia un sintomo di miglioramento. Guadagniamo ancora una posizione per le vendite on line (11,6%), ma scendiamo nuovamente al quart'ultimo posto per l'homebanking.

L'indagine è stata condotta nel mese di marzo su un campione di circa 24 mila famiglie. La popolazione di interesse dell'indagine è costituita dalle famiglie residenti in Italia e dai membri che le compongono. La famiglia è intesa come famiglia di fatto e infine il periodo di riferimento è prevalentemente costituito dai dodici mesi che precedono l'intervista.

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Dati di maggior dettaglio sono disponibili sul datawarehouse I.Stat (tema: Imprese; Sotto tema: Società dell'informazione).

Valenzano, 22 dicembre 2015