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INNOVAPUGLIA: C'È BISOGNO DI PIÙ DONNE NELL'ICT
Il convegno, organizzato dal Comitato Pari Opportunità della società in house regionale InnovaPuglia, si è tenuto il 29 gennaio, a Valenzano, e vi hanno partecipato, tra gli altri, la Consigliera del Presidente della Regione Puglia, on. Titti De Simone, la Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone e la Consigliera Regionale di Pari Opportunità, Lella Ruccia. Sono ancora poche le donne che lavorano nel campo del digitale con un titolo di studio informatico, così come poche sono le studentesse che seguono i corsi di laurea STEM (discipline scientifico-tecnologiche: scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). È questo il segnale di allarme lanciato dal convegno "Esplorando il Gender Gap in ICT e AI: stato dell'arte e prospettive future", che si è tenuto il 29 gennaio a Valenzano, organizzato dal Comitato Pari Opportunità (CPO) di InnovaPuglia, società ICT in house della Regione Puglia, in collaborazione con InnovaPuglia, Regione Puglia, Assinter Italia, Muse di Trento, ItalianRSA, ICORSA e CREIS. All'incontro, organizzato nella Sala Convegni di Tecnopolis, sede di InnovaPuglia, sono intervenute la Consigliera del Presidente per l'Attuazione del programma di governo regionale, Titti De Simone; la Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone (in video messaggio); la Presidente di InnovaPuglia, Anna Rosaria Piccinni; la Presidente del CPO di InnovaPuglia, Anna Floriello; la Direttrice di Assinter Italia, Maria Cammarota. L'introduzione è stata affidata a Francesco Surico, Direttore Generale di InnovaPuglia e Vicepresidente di Assinter. A partecipare alla sessione di approfondimento su gender gap e ICT sono state Carla Petrocelli, Docente del Corso di Storia della Rivoluzione Digitale di UniBA; Serenella Molendini, Vice Consigliera Nazionale del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e Presidente CREIS; Lucia Martinelli, Ricercatrice senior di MUSE - Museo delle Scienze di Trento e Presidente EPWS; Rosarii Griffin, Docente Università di Cork (Irlanda) e Board Member ICoRSA; Linda Laura Sabbadini, già Direttrice ISTAT e Delegata Women 20. Ha moderato l'approfondimento Gianna Avellis, Componente CPO InnovaPuglia e Presidente ItalianRSA e ICoRSA. Durante la seconda sessione, su discriminazioni di genere e AI, sono intervenuti Francesca Lisi, Professoressa Associata Dipartimento di Informatica UniBA e direttivo AIxIA; Marco de Gemmis, Professore associato Dipartimento di Informatica UniBA, Sabina Sonia Tangaro, Professoressa Associata di Fisica Applicata UniBA; Cosimo Elefante, Responsabile della Transizione al Digitale della Regione Puglia e coordinatore del Centro di Competenza Regionale sull'IA nella Pubblica Amministrazione. Moderatrice della sessione Marianna Cavone, Componente CPO InnovaPuglia. Alla tavola rotonda finale sulle disuguaglianze nel mondo del lavoro hanno partecipato Francesca De Santis, Presidente del Coordinamento donne "Metalmeccaniche baresi" FIOM-CGIL Bari; Valentina Donno, Segretaria CISL Puglia con delega alle politiche di genere; Annarita Gianniello, Segretaria UIL Puglia con delega a pari opportunità e politiche di genere. Le conclusioni sono state affidate a Lella Ruccia, Consigliera Regionale di Pari Opportunità della Regione Puglia. "Il superamento del divario che riguarda le donne nell'accesso allo studio delle discipline STEM e anche la loro difficoltà di vedere riconosciuto il proprio ruolo e la propria retribuzione in questo settore del mercato del lavoro sono un tema importantissimo, attualmente solo il 15% dei lavoratori del settore sono donne e, peraltro, percepiscono una retribuzione inferiore, come accade più o meno in tutti i settori", ha dichiarato la Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone. "In Puglia abbiamo fatto una legge regionale nella quale abbiamo previsto percorsi formativi privilegiati per le donne proprio nelle discipline STEM ma ci rendiamo conto che deve cambiare la cultura sia dall'esterno, perché mutino gli standard e le aspettative della società e dei genitori, ma anche dall'interno, perché molte donne non hanno consapevolezza di poter esprimere le proprie abilità e competenze nell'ambito delle discipline informatiche e scientifiche mentre i risultati ci dimostrano che non è così". "La Regione Puglia ha messo in campo sul tema del gender gap una vera e propria strategia, integrata trasversalmente in tutte le aree delle politiche regionali, l'abbiamo chiamata agenda di genere", ha dichiarato l'on. Titti De Simone, Consigliera del Presidente per l'Attuazione del programma di governo regionale. "Alla realizzazione dell'agenda di genere hanno collaborato non solo tutte le strutture regionali ma soprattutto le associazioni e il partenariato socio-economico attraverso un percorso partecipativo importante. Ne è venuto fuori un documento che è uno strumento fondamentale per utilizzare al meglio le risorse che avremo a disposizione con il nuovo ciclo di programmazione con l'obiettivo di ridurre, il più possibile, quei divari di genere che sono ancora oggi così presenti non solo nella nostra cultura ma anche nel vivere sociale dei nostri territori". Come evidenziato nel rapporto "Unesco in Action for Gender Equality 2022-2023", in 61 Paesi su 115, meno del 30% dei laureati in informatica sono donne. Non solo. Nel mondo soltanto il 22% dei professionisti nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale sono donne, mentre il 44% dei sistemi AI presentano discriminazioni di genere. Il problema non riguarda unicamente i nuovi mestieri e le professioni del settore ICT, poiché ormai tutte le attività stanno evolvendo digitalmente. La quarta rivoluzione industriale porterà la digitalizzazione ben oltre le tradizionali professioni tecnico-scientifiche e c'è il rischio concreto di propagare il gender gap anche ad altri ambiti lavorativi. Occorre, pertanto, assicurarsi che le donne abbiano accesso alle competenze specialistiche adatte per inserirsi a pieno in questo nuovo scenario. Anche il "Global Gender Gap Report" del World Economic Forum, lo studio che ogni anno fa il punto sulle disparità di genere sia sul piano nazionale che su quello europeo, evidenzia che la situazione peggiore in termini di equilibrio di genere riguarda proprio il settore dell'ICT, in particolare nei campi emergenti, come il cloud computing, l'ingegneria, la gestione dati e l'intelligenza artificiale. Il convegno è stata l'occasione per ampliare la consapevolezza sul tema, promuovere e spingere al cambiamento, con l'obiettivo di creare una rete di professionisti, donne e uomini, motivati a ridurre il divario di genere ed a incoraggiare attività nella formazione e nello sviluppo di competenze nel campo dell'ICT e dell'AI. Ciò che è emerso dall'incontro è che la Puglia è pronta a raccogliere la sfida. Valenzano, 29 gennaio 2024 |
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