Con il discorso di Antonello Soro, presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, sono stati presentati oggi  il bilancio dell'attività del 2015 e le prospettive di azione per il futuro.

La lotta al terrorismo e la raccolta massiva di dati; il crimine informatico; la profilazione on line e i social media;  i nuovi monopoli creati dai colossi della Rete; la trasparenza della Pa on line e le garanzie da assicurare ai cittadini; il fisco e la tutela della riservatezza dei contribuenti; l'uso delle nuove tecnologie nel mondo del lavoro; la protezione dei dati contenuti negli atti processuali; la tutela dei minori da parte dei media; i diritti dei consumatori; le grandi banche dati pubbliche; il mondo della scuola; la sanità elettronica: sono stati questi alcuni dei principali campi di intervento del Garante privacy nel 2015.

Per assicurare la tutela della privacy on line, il Garante italiano, primo tra i Garanti europei, ha dato prescrizioni a Google, ha consolidato nel 2015 la procedura di confronto e controllo del protocollo sottoscritto da Mountain View, ha imposto a Facebook di bloccare i falsi profili (i cosiddetti fake) e di assicurare più trasparenza e controllo agli utenti.

È stata avviata una consultazione per definire le regole per il corretto uso dei dati degli utenti dell'Internet delle cose, concentrando l'analisi soprattutto sulla domotica. Sono stati definiti i criteri per l'accoglimento delle richieste di tutela del diritto all'oblio su Internet e la deindicizzazione degli Url. E' stato inoltre ulteriormente rafforzato il diritto delle persone a vedere aggiornati gli archivi giornalistici on line.

Sono quasi raddoppiate (49) le comunicazioni di violazioni di banche dati (i cosiddetti data breach) pervenute all'Autorità e sulla materia e, anticipando il nuovo Regolamento europeo, il Garante ha adottato un provvedimento che impone alle Pa di comunicare le violazioni o gli incidenti informatici subiti.

Nel settore della sanità elettronica, il Garante ha adottato le Linee guida sul dossier sanitario. E sempre in ambito sanitario ha dato indicazioni sui registri di patologia, sullo screening neonatale, sulle misure di sicurezza per il nuovo sistema informativo centralizzato. Ha lavorato per aumentare il livello di sicurezza della Pa digitale e per l'entrata in funzione dello Spid ed è intervenuto per richiedere precise misure tecniche e organizzative per proteggere i dati dei contribuenti 

Tra le attività di rilievo l'approvazione del nuovo Regolamento generale,  entrato in vigore il 24 maggio 2016, (vedi nostra notizia ndr) e della Direttiva che disciplina il trattamento di dati per finalità di giustizia e di polizia, entrata in vigore il 5 maggio 2016. 

Per approfondimenti: Relazione 2015

Valenzano, 28 giugno 2016