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"OTRIONS" PER LA GESTIONE DEI RISCHI CALAMITOSI

 "OTRIONS" dalle tecnologie ICT un sistema di protezione da eventi calamitosi e di forte intensità

 

"Contrariamente a quanto si pensi, il Canale d'Otranto è una zona sismica dove si è trovata traccia di circa 29 tsunami negli ultimi 2000 anni, di cui per fortuna solo 6 hanno lasciato tracce di effetti catastrofici" ha esordito il professor Andrea Tallarico del dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell'Università di Bari. Nel 1456 uno dei più forti ed estesi terremoti dell'Italia provocò un maremoto nell'area di Porto Cesareo, nel 1627 ci fu un terremoto disastroso nel Gargano con 5000 vittime, il mare si ritirò e provocò un maremoto su Lesina e Manfredonia, nel 1667 un terremoto con epicentro a Dubrovnik ebbe effetti di tsunami su Torre Santa Sabina, 500 morti nel 1730, epicentro Foggia ed effetti tsunami su Barletta, nel 1743 toccò alle Isole Ioniche con danni a Lecce e Brindisi, 160 morti e tsunami sulla costa di Otranto e infine nel 1889 il fenomeno fu avvertito sul Gargano e in tutta l'Italia centrale e provocò effetti tsunami nella zona tra la foce del Fortone, Termoli e Mattinata.

È con la consapevolezza di questo storico che si è deciso di creare una rete sensoristica in grado di monitorare, al tempo stesso, sismicità, deformazioni della crosta terrestre e variazioni del livello del mare ed è nato così Otrions, un sistema multi-parametrico per lo studio e l'analisi dei rischi naturali nel Canale d'Otranto e nel Mar Ionio, presentato ieri pomeriggio allo SMAU Business, in Fiera del Levante a Bari.

Saranno installati 4 mareografi e 6 nuove stazioni sismiche di ultima generazione in Grecia e Puglia, saranno integrate con componenti digitali per la larga banda e la trasmissione satellitare, sarà costituita una rete sismica mobile dotata di circa 10 stazioni per il miglioramento del modello di velocità di propagazione delle onde sismiche e messi in piedi 4 centri di coordinamento per l'elaborazione dei dati sismici e il collegamento con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

La Regione Puglia, attraverso una stretta collaborazione con l'Università di Bari, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e InnovaPuglia integrerà le nuove stazioni sismiche e geodetiche con le reti esistenti a livello nazionale e si sceglierà il luogo migliore per i nuovi strumenti di rilevazione. I dati prodotti dalla rete, raccolti nei centri di coordinamento, posti in Puglia e nelle regioni partner in Grecia, saranno interpretati ed elaborati per monitorare il territorio e migliorare la conoscenza dei rischi naturali nel Mediterraneo. Saranno messi a punto modelli numerici in grado di fornire una stima del tempo di arrivo delle onde e la loro altezza per prevedere la zona di inondazione in caso di tsunami provocati da terremoti con epicentro nel canale di Otranto e nell'area del Mar Ionio. I territori ad oggi selezionati sono Brindisi e Manfredonia, la zona del Gargano e le Isole Tremiti e la zona di Taranto in Puglia, Lefkada e Cefalonia in Grecia.

Uno degli obiettivi ai quali è maggiormente interessata la Regione Puglia è quello di costruire una Mappa di Vulnerabilità che sia in grado di integrare il sistema informativo territoriale ai database sulla popolazione.
L'azione coordinata dei soggetti coinvolti fornirà conoscenze e competenze necessarie per lo sviluppo di un sistema di allarme per questa fascia di mare, capace di integrare differenti tecnologie di monitoraggio del territorio e modelli di analisi di dati territoriali.

InnovaPuglia avrà un doppio ruolo nel progetto, parteciperà con attività dell'ufficio ricerca e sviluppo e afferenti al servizio territorio e ambiente. Si occuperà dell'ottimizzazione dell'infrastruttura tecnologica e si occuperà del coordinamento dei centri sul territorio; sarà realizzata una rete dedicata di connessione tra le stazioni e il centro di raccolta dei dati, situato presso InnovaPuglia, e si integrerà con la rete sismica nazionale gestita dall'INGV. "L'intero sistema sarà totalmente integrato con il Sistema Informativo della Regione Puglia, realizzato da InnovaPuglia" ha affermato Tina Caroppo, responsabile del Servizio Territorio e ambiente. Ma la società continuerà a svolgere anche il ruolo tecnico e di accompagnamento sul settore, per tutte le attività assegnate alla Regione Puglia.

L'obiettivo finale sarà realizzare un sistema multi-parametrico a supporto della pianificazione del territorio nella prevenzione dei fenomeni calamitosi. Infine, tutti i dati elaborati saranno resi disponibili al pubblico tramite un portale.
Il progetto Otrions, promosso dall'Assessorato all'Assetto del Territorio della Regione Puglia, nell'ambito delle attività del Sistema Informativo Territoriale, ha carattere transnazionale, è finanziato dalla Comunità Europea nell'ambito delle attività INTERREG con fondi a valere su ETCP (European Territorial Cooperation Project) "Greece – Italy 2007-2013 "Priority Axis 3 – Miglioramento della qualità della vita, protezione dell'ambiente, miglioramento della coesione culturale e sociale". Riceve un finanziamento di 1.850.000 euro di cui 1.335.000 affidati ai partner pugliesi e 517.000 ai partner greci, totalmente coperto, il 75% delle risorse dall'ERDF (European Regional Development Fund) e il restante 25% con un cofinanziamento nazionale; ha durata due anni e terminerà il 31dicembre 2013. (i.cam)

Vai al Sistema Informativo Territoriale della Regione Puglia

Valenzano, 16 febbraio 2012


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