"Le società ICT in-house sono oggi cruciali anche per l'effettiva realizzazione a livello territoriale dell'Agenda Digitale Italiana"

Assinter, l'associazione delle Società per l'Innovazione Tecnologica nelle Regioni, interviene ancora una volta sui temi posti dalla "spending review" con un comunicato che riporta le conclusioni raggiunte nell'ultima assemblea dello scorso 24 settembre.

In linea con quanto dichiarato da Sabrina Sansonetti, presidente di InnovaPuglia lo scorso 13 luglio (vedi nostra notizia ndr), il comunicato sottolinea il ruolo fondamentale di "cerniera" tra la domanda pubblica di innovazione e il mercato, svolto delle società ICT in-house per l'innovazione, e la qualità insostituibile delle competenze tecniche e manageriali messe a disposizione delle Regioni per orientarle "avviare e completare progetti strategici di informatizzazione e digitalizzazione dei servizi offerti a cittadini e imprese in tutti i principali settori di azione regionale, come sanità, scuola, servizi sociali, ambiente, protezione civile, trasporti locali, finanziamenti alle imprese, cultura, turismo e telecomunicazioni". 

I risultati della loro azione hanno permesso la fruizione on-line da parte di cittadini e imprese di servizi digitali "affidabili e di interesse generale" anche perchè, ribadisce il comunicato "le società in house gestiscono banche dati strategiche per la tutela della privacy dei cittadini, per il raggiungimento degli obiettivi economico-finanziari, per la gestione dei controlli demandati alle Regioni".

Sostenendo che, in una logica di collaborazione e integrazione con il mercato, tutte le società hanno intrapreso da tempo percorsi di ristrutturazione per rafforzare il proprio ruolo strategico e di sistema, il documento conclude affermando che "le società ICT in-house sono oggi quindi cruciali anche per l'effettiva realizzazione a livello territoriale dell'Agenda Digitale Italiana".

Per questo Assinter Italia, dopo aver alimentato un serio ragionamento che ha coinvolto governo, parti sociali e opinione pubblica, ritiene che sia necessario neutralizzare gli impatti negativi dell'articolo 4 del decreto "spending review", come ampiamente descritto nel documento "La missione pubblica delle società ICT in house delle Regioni e Province Autonome" redatto da Assinter e inviato a luglio 2012 al Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome. In particolare, infine, l'assemblea di Assisnter ritiene che il limite degli affidamenti diretti, fissato dal comma 8 del decreto legge, non si applichi alle società non coinvolte nelle procedure di scioglimento o di alienazione previste dal comma 1 e"in ogni caso tale limite risulta contradditorio con la normativa e la giurisprudenza comunitaria, nonché con l'effettiva possibilità di operare delle società". (i.cam)

Scarica il testo completo del comunicato di Assinter.

Leggi le dichiarazione in merito di Sabrina Sansonetti, presidente di InnovaPuglia

Valenzano, 3 ottobre 2012