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DALL’EUROPA NUOVE MISURE PER L’ICT

  1,5 miliardi di euro destinati alla ricerca in ambito ICT, 20milioni di euro per infrastrutture ICT.

 

La Commissione europea ha annunciato ieri, e pubblicato oggi,  l'ultimo gruppo di inviti a presentare proposte di ricerca nell'ambito del Settimo programma quadro (FP7). Complessivamente sono a disposizione 8,1 miliardi di euro per sostenere progetti e idee per il reperimento di nuove soluzioni, della cifra stanziata, quasi 1,5 miliardi di euro sono destinati all'area tematica delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT).

"Il sapere è la moneta dell'economia globale. Se l'Europa vuole continuare a competere nel 21° secolo dobbiamo sostenere la ricerca e l'innovazione che genereranno crescita e posti di lavoro ora e in futuro." Ha affermato Máire Geoghegan-Quinn, commissario responsabile per la ricerca, l'innovazione e la scienza dell'Unione Europea.

Nei finanziamenti del Settimo programma quadro (FP7), 4,8 miliardi di euro sono per priorità tematiche nel campo della ricerca (Crescita sostenibile nei settori marino e marittimo, Città intelligenti e comunità intelligenti, Contro la diffusione dei batteri farmaco-resistenti, Soluzioni innovative per la gestione delle acque dolci), 2,7 miliardi di euro per consolidare il ruolo dell'Europa quale destinazione mondiale dei ricercatori e l'attenzione all'innovazione industriale, e in particolare alle piccole e medie imprese (PMI), trova spazio in un pacchetto a loro destinato del valore di 1,2 miliardi di euro.

In particolare, 365 milioni di euro sono stati stanziati per il lancio delle Smart Cities e la creazione delle Communities European Innovation Partnership (SCC). L'intento è sviluppare soluzioni innovative che mettano insieme energia, trasporti e ICT e si traducano in progetti urbani da sperimentare nelle città europee, insieme ai cittadini.

Ulteriori informazioni sulle calls (inviti a presentare proposte) pubblicate oggi, 10 luglio, all'indirizzo http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/searchcalls?state=open.

Contestualmente, con 579 voti favorevoli, 32 contrari e 9 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato lo stanziamento di 230 milioni di euro a supporto dell'emissione di ‘project bonds', ossia prestiti obbligazionari volti ad attrarre gli investimenti privati in settori strategici quali i trasporti, l'energia e le infrastrutture ICT. Al settore dell'ICT, in particolare, andranno 20 milioni di euro.

Secondo le proiezioni della Commissione europea, entro dieci anni la modernizzazione delle infrastrutture europee necessiterà di un budget compreso tra 1.500 e 2.000 miliardi di euro, tra i 150 e i 200 miliardi di euro all'anno. In questa direzione gli attuali finanziamenti, riducendo i rischi per il settore privato, potrebbero smuovere investimenti per 4,6 miliardi di euro, prevede la Ue, con ricadute estremamente positive sull'economia e sulla società nel suo complesso.

Il piano, che sarà gestito dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) assume un'importanza particolare per il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020, la strategia che punta a rilanciare l'economia dell'UE nel prossimo decennio. e per accelerare l'uscita da una crisi che, secondo il relatore del progetto, membro del parlamento, Göran Färm, non è solo finanziaria, ma deriva anche dal calo degli investimenti.

I project bonds saranno introdotti tra il 2012 e il 2013, nell'ambito del piano di investimenti ‘Connecting Europe', da 50 miliardi di euro, volto a migliorare le reti europee di trasporto, energia e digitali, che prevede fondi per 9,2 miliardi di euro per sostenere gli investimenti in reti a banda larga veloci e ultraveloci e in servizi digitali paneuropei. (i.cam)

Valenzano, 10 luglio 2012
 


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