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DALLA UE ACCELERAZIONE SULL'OPEN DATA DELLA PA

L'Unione europea all'avanguardia nel riutilizzo delle informazioni e dei dati del settore pubblico da cui dipendono centinaia di utilizzatori delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
 

 

Le informazioni raccolte nel settore pubblico sono la più grande fonte di dati in Europa e hanno un forte potenziale economico. Secondo uno studio condotto dalla Commissione europea nel 2011 (studio di Vickery) il riutilizzo di mappe digitali, dati meteorologici, legali, di traffico, dati finanziari, economici e così via, può generare nuovi prodotti e servizi per un valore stimato in 140 miliardi di euro, tra guadagni economici diretti e indiretti.

Già nel 2003, l'UE ha adottato la direttiva sul riutilizzo dell'informazione del settore pubblico (direttiva PSI) che ha introdotto un quadro normativo comune al fine di rimuovere le barriere a questo potenziale mercato (le pratiche discriminatorie, i mercati monopolistici e la mancanza di trasparenza). Oggi la Commissione ha messo a punto una strategia sui dati aperti che dovrebbe dare un contributo all'economia europea quantificabile in 40 miliardi di euro all'anno.

Per prima la Commissione metterà a disposizione del pubblico il suo patrimonio di informazioni grazie a un nuovo portale di dati per il quale ha già perfezionato il contratto con un committente esterno. In secondo luogo saranno create in tutta l'Unione condizioni eque di concorrenza in materia di accessibilità dei dati e queste misure saranno sostenute da una dotazione di 100 milioni di euro da erogare nel periodo 2011-2013 per finanziare la ricerca volta a migliorare le tecnologie di gestione dei dati.

La maggior parte dei dati sarà messa a disposizione a titolo gratuito, o pressoché gratuito, salvo in casi debitamente giustificati: gli enti pubblici non potranno infatti addebitare costi superiori a quelli necessari per soddisfare una singola richiesta. I dati delle amministrazioni pubbliche potranno essere usati per qualsiasi scopo, commerciale o non commerciale, ad esempio per creare nuove applicazioni per gli smartphones, quali mappe, informazioni in tempo reale sul traffico, condizioni meteo, strumenti di comparazione dei prezzi.

Anche questa azione si inserisce nel quadro disegnato dalla lettera  inviata da ETNO (European Telecommunications Network Operators' Association) al Consiglio dei capi di Stato e di Governo, con la quale si chiede il completamento del mercato unico digitale nel 2015 e l'accelerazione dell'agenda digitale, quale fattore di crescita e di sviluppo.

È di questa opinione anche il Commissario Ue per l'Agenda Digitale, Neelie Kroes che ha affermato "L'Europa ha bisogno di crescita e gli investimenti in ICT sono il modo migliore per raggiungerla e diffonderla in maniera omogenea. La crescita – ha aggiunto – si ottiene creando le condizioni per creare lavoro. E si ottiene crescita ‘intelligente' quando le azioni e gli investimenti sono mirati e si aumenta il livello di produttività e innovazione". (i.cam)

Il sito open data della Commissione Europea

La comunicazione sugli open data

Valenzano, 13 dicembre 2011


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