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L'AGENDA DIGITALE ITALIANA NEL DECRETO CRESCITA 2.0 DEL GOVERNO

 

Il Governo approva il Decreto per la crescita e l'Agenda Digitale Italiana comincia a diventare una realtà.

"Le norme del secondo Decreto Crescita puntano, in modo ambizioso, a fare del nostro Paese un luogo nel quale l'innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese". È quello che si legge nel comunicato stampa di presentazione del secondo "Decreto Crescita" approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tra i capisaldi del provvedimento, il recepimento nel nostro ordinamento dei princìpi dell'Agenda Digitale Europea e l'avvio deciso dell'Agenda Digitale Italiana a cui viene consegnato il ruolo di "efficace leva per la crescita occupazionale, di maggiore produttività e competitività, ma anche di risparmio e coesione sociale, spinta strutturale per la realizzazione delle strategie, delle politiche e dei servizi di infrastrutturazione e innovazione tecnologica dell'intero Paese".

Sono sette i punti in cui si articola l'azione del governo e riguardano altrettanti temi sui quali si intende intervenire per apportare significativi cambiamenti che influiranno positivamente sulla vita dei cittadini e delle imprese.

  1. In tema di Identità digitale e servizi innovativi per i cittadini è previsto un unico documento elettronico, valido anche come tessera sanitaria, attraverso il quale rapportarsi con la pubblica amministrazione. Sono istituiti l'anagrafe unificata, il censimento annuale della popolazione e l'archivio delle strade per accelerare il processo di informatizzazione della PA e la messa a sistema delle informazioni e dei servizi riguardanti i cittadini. Dal 1 gennaio 2013, ogni cittadino potrà comunicare con la pubblica amministrazione esclusivamente tramite un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), mentre anche le imprese individuali e quelle artigiane avranno l'obbligo di indicare un proprio indirizzo PEC
  2. Passi avanti nell'Amministrazione digitale. In primo luogo i dati e le informazioni forniti dalla pubblica amministrazione dovranno essere obbligatoriamente pubblicati in formato aperto; per ridurre i costi di viaggi e trasporto sarà promossa l'adozione di sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili; tutte le procedure per l'acquisto di beni e servizi da parte delle PA dovranno essere svolte esclusivamente per via telematica; le comunicazioni tra diverse amministrazioni pubbliche, e tra PA e privati, comprese quelle sanitarie, dovranno avvenire anch'esse esclusivamente per via telematica; infine le amministrazioni italiane renderanno disponibili i propri dati in formato digitale e si impegnano a condividere le informazioni in una gestione più efficace ed efficiente della cosa pubblica.
  3. Provvedimenti anche per Servizi e innovazioni per favorire l'Istruzione digitale. Dall'anno accademico 2013-2014, verrà introdotto il fascicolo elettronico dello studente e sarà fortemente favorita la dematerializzazione dei flussi informativi tra gli atenei; dallo stesso anno scolastico sarà progressivamente possibile adottare libri di testo in versione esclusivamente digitale, oppure abbinata alla versione cartacea; mentre già dall'anno scolastico 2012-2013, sarà possibile istituire centri scolastici digitali che consentano il collegamento multimediale e da remoto degli studenti residenti in ambiti territoriali particolarmente isolati.
  4. Identificate misure specifiche per la Sanità digitale. Prime fra tutte l'istituzione del Fascicolo sanitario elettronico e, progressivamente, l'estensione della cartella e delle prescrizioni mediche digitali su tutto ilterritorio nazionale.
  5. Sarà dato forte impulso alla banda larga e ultralarga (risorse totali per 750 milioni di euro). Sono fortemente semplificate alcune procedure per favorire la diffusione della banda ultralarga, anche tramite wireless, con l'obiettivo di azzerare il divario digitale e diffondere le tecnologie digitali, come previsto dall'Agenda Digitale Europea.
  6. Forte impulso alla diffusioner della Moneta e fatturazione elettronica con l'intrododuzione dell'obbligo dell'uso di pagamenti elettronici per le pubbliche amministrazioni e il progressivo inserimento dell'obbligo dell'uso della moneta elettronica anche per le transazioni private.
  7. Infine sono state identificate misure per l'avvio della Giustizia digitale. Sono introdotte disposizioni per comunicazioni e notificazioni telematiche, in modo da rendere più efficienti i servizi in ambito giudiziario tra cittadini e imprese; la procedura fallimentare avverrà per via telematica.

Sempre in merito all'Agenda Digitale saranno promossi grandi progetti di ricerca e innovazione su temi strategici e in linea con il programma europeo Horizon2020 e sranno promosse le "smart communities"quali modelli di cooperazione intelligente che promuovono l'emersione di esigenze reali dal basso, l'innovazione sociale e prevedono meccanismi di partecipazione, inclusione sociale ed efficienza delle risorse.

In Puglia possiamo affermare, senza tema di smentita, che su ognuno dei sette punti cardine identificati dal governo sono stati raggiunti significativi risultati, anche attraverso il supporto offerto da InnovaPuglia all'azione strategica della Regione Puglia.

Nel decreto è dato ampio spazio anche a misure per lo start up di imprese innovative, per cui sono previste azioni per 110 milioni di euro ogni anno, e sono previste ulteriori importanti misure sul fronte della defiscalizzazione delle opere infrastrutturali strategiche, sull'attrazione degli investimenti diretti esteri, per migliorare l'accesso al credito delle PMI e nel settore assicurativo. (i.cam)

Ulteriore approfondimento sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Scarica il comunicato del Governo

Valenzano, 5 ottobre 2012


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