3 luglio 2012  "Stronger Innovation Linkages for Global Growth" Presentazione del rapporto "The Global Innovation Index 2012" Geneva, Switzerland.

Un'altra conferma della perdità di competitività del sitema Italia arriva dal più recente degli studi sull'innovazione, presentato lo scorso 3 luglio a Ginevra, in Svizzera.

Secondo il rapporto "The Global Innovation Index 2012" appena pubblicato, l'Italia continua a perdere posizioni nelle classifiche mondiali sull'innovazione e complessivamente si posiziona solo al 36esimo posto, uno in meno rispetto all'anno scorso e, insieme a Spagna, Portogallo e Grecia, ha perso importanti posizioni in quasi tutti i sotto-indici.

Secondo lo studio, stilato da INSEAD e dall'OMPI, l'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, i punti deboli dell'Italia si attestano in particolar modo: nel contesto normativo, in cui rientrano la legalità e i costi legati ai licenziamenti; nelle difficoltà di accesso al credito (88esimo posto per la facilità di ottenere finanziamenti e 62esimo per gli investimenti); nel contesto in cui operano le imprese (99esima nella facilità di pagare le tasse); nella ricerca e nel capitale umano (41esima nel complesso e solo 52esima per l'istruzione universitaria).

Anche in quello che in altri tempi sarebbe stato un nostro 'atout', cioè la produzione 'creativa', siamo solo 45esimi complessivamente per brevetti, modelli ma anche per beni e servizi creativi e addirittura al 115esimo posto per la produzione di beni intangibili.

Facciamo un po' meglio per le infrastrutture, dove registriamo la 22esima posizione, per   le infrastrutture ICT (41esimo posto)  per la produzione di tecnologia e conoscenza dove siamo in 35esima posizione in entrambi i sotto-indici.

Complessivamente il rapporto conferma un'Europa a due velocità dove la Svizzera è in prima posizione e 5 paesi nordici Svezia (seconda), Finlandia (quarta), Danimarca (settima), Norvegia (14esima) e Islanda (18esima), ottengono ottime performance sia a livello europeo che globale e, insieme a Lussemburgo e Germania, sono ai vertici delle classifiche,  mentre gli altri, e in particolare i 4 Paesi del Mediterraneo, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. si mostrano in affanno. 

La Top ten vede, in ordine: Svizzera, Svezia, Singapore, Finlandia, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Danimarca, Hong Kong, Irlanda e USA. (i.cam)

Scarica il rapporto

Valenzano, 5 luglio 2012