PUBBLICATI STUDI UE SULL'ICT
Pubblicati in questi giorni interessanti studi sull'ICT della UE. |
La Commissione Europea ha pubblicato lo scorso 1 dicembre la relazione finale di uno studio, commissionato ad Analysys Mason, per la redazione di una guida UE sui modelli di investimento della Pubblica Amministrazione in infrastrutture NGA finanziate da fondi comunitari. Gli Stati membri che accedono alle risorse dei fondi attuali (2007-2013) e della programmazione futura (2014-2020) sono invitati a utilizzare la guida per sviluppare un piano d'azione in grado di garantire gli obiettivi definiti per il 2020 dall'Agenda Digitale Europea. La guida, rivolta a tutte le Autorità di Gestione dell'Unione europea, presenta esempi di buone pratiche nella pianificazione di un investimento di fondi pubblici in progetti di banda larga e per l'Italia sono analizzate le esperienze sviluppate dalla Regione Piemonte, in Lombardia e dalla Regione Alto Adige.
Scarica Guide to broadband investment (testo inglese) - Part 1 (1,3 Mb)
Scarica Guide to broadband investment (testo inglese) - Part 2 Annexes (220 Kb)
Il 2 dicembre, invece, la Commissione ha pubblicato, in parallelo con l'analisi giuridica, un'analisi economica del mercato unico per una società dell'informazione, realizzata dal consulente esterno DIW Econ. Lo studio sostiene che ICT, e-Business ed e-commerce sono strumenti che contribuiscono ad accelerare la crescita economica e migliorano l'integrazione economica europea. L'utilizzo di infrastrutture ICT, ad esempio, ha portato un aumento statisticamente significativo dei flussi transfrontalieri commerciali tra i paesi europei, così come il mercato elettronico dell'euro, reso possibile da internet, ha contribuito a mantenere bassa la variazione dei prezzi. Tuttavia gli Stati membri dell'UE non sono allo stesso livello nelle infrastrutture ICT e di e-Business ed e-Commerce. Molti paesi sono in grado di competere sulla scena mondiale, ma in altri si registrano ritardi che lasciano spazio a un ulteriore sostegno da parte del governo. Anche nei paesi con alti livelli di infrastrutture e un utilizzo intensivo delle stesse, il lavoro del governo può favorire ulteriormente il clima affinchè si realizzi una completa società dell'informazione. Lo studio propone una nuova prospettiva politica in grado di creare le corrette condizioni del quadro istituzionale e giuridico per consentire all'ICT di prosperare.
Scarica Economic Analysis of the Single Market for an Information Society (testo inglese) (35 Kb)
Scarica Economic Analysis of the Single Market for an Information Society - Executive Summary (testo inglese) (1,3 Mb)
Infine Neelie Kroes, Commissario Ue per l'Agenda Digitale, ha approvato la realizzazione di uno studio, commissionato alla SamKnows, specialista nell'analisi delle prestazioni della banda larga, che definisca l'attuale stato della velocità della banda larga nei 27 Paesi dell'Unione Europea, insieme a Islanda, Norvegia e Croazia. Lo scopo è raccogliere i dati direttamente dai consumatori europei, per conoscere l'effettivo livello di servizio della banda larga e capire con maggiore precisione quali Paesi hanno bisogno di investimenti per migliorare la qualità del servizio. Lo studio misura la velocità della banda larga fornendo a un gruppo di volontari un apparecchio che si collega al dispositivo di connessione Internet e invia i dati direttamente alla società che effettua la ricerca. Il campione rappresentativo dovrà essere di almeno 100.000 volontari, con un target per l'Italia di 7.500 volontari. I risultati aiuteranno la Commissione Europea a indirizzare l'utilizzo degli investimenti per la banda larga dispinibili nell'Agenda Digitale, alo scopo di raggiungere uno standard globale omogeneo, in termini di qualità del servizio offerto ai consumatori.
I volontari italiani che volessero partecipare all'iniziativa devono registrarsi all'indirizzo http://www.samknows.eu/. Riceveranno direttamente a casa un piccolo dispositivo ‘Whitebox' che si collega direttamente alla propria connessione Web. (icam)
Valenzano, 6 dicembre 2011
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