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RAPPORTO ASSINFORM 2012

Presentati a Milano i dati sull'andamento del mercato Ict nei primi sei mesi dell'anno: - 3,8%  in peggioramento, previsioni fine 2012 -4,4%. 

 

Il Rapporto Assinform 2012 è giunto  alla sua 43esima edizione e, pur tra fosche previsioni in peggioramento, quest'anno evidenzia segnali nuovi.

Nel 2011, crisi e manovre di risanamento hanno frenato la domanda di ICT che scende a -4,1%, trascinata dal calo dell'hardware (da +2,8% a - 9%, Pc a -17,5%. Tlc a -3,4%) e dalla netta discesa della telefonia mobile -4,7%. Le previsioni per il 2012 non vanno meglio: Ict - 2,5%, con le Tlc a -3,1% e l'It a -2,1%.

"Questi dati, a fronte di un aumento medio mondiale della domanda di Ict di + 4,4%, mettono in luce in modo drammatico dove si concentrano le difficoltà di ripresa della nostra economia, che fa ancora troppa, estrema, fatica ad agganciarsi all'innovazione digitale come motore della crescita". Queste le parole del presidente di Assinform Paolo Angelucci, alla presentazione il 13 ottobre a Milano.

Ma contrapposta all'evidente calo delle componenti tecnologiche più tradizionali è l'evoluzione di interi comparti, come quelli dei contenuti, dei servizi e prodotti di intrattenimento o dei sistemi speciali, e la crescita  di settori in cui la "convergenza" tra informatica e telecomunicazioni si fa sempre più stretta, come il cloud computing, i servizi on-line in mobilità, la dematerializzazione dei documenti, l'Internet delle cose e tutto quanto ruota attorno ai social network e alle smart community.

Se ne deduce che il potenziale della domanda ICT, soprattutto a favore delle PMI, può essere rilevante, solo se si va avanti nel processo di modernizzazione contenuto nell'Agenda Digitale Italiana: diffusione della banda larghissima,  condizioni favorevoli per l'e-commerce, accelerazione delle pratiche di e-government, sviluppo delle competenze digitali, sostegno alla ricerca e all'innovazione ICT, maggiore interazione fra imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni basate sull'ICT.

Perciò è cambiamento il termine che più ricorre nell'edizione del Rapporto Assinform di quest'anno: le imprese dell'Ict devono fare la loro parte, rifocalizzandosi sugli asset innovativi e rimodellando quelli tradizionali e, innanzitutto, investendo massicciamente in Ricerca&Sviluppo. Il governo invece deve attivare dinamiche che diminuiscano il ritardo tecnologico del nostro Sistema-Paese, aumentando il numero di PMI italiane che vendono e acquistano on-line (meno del 20%, Europa: quasi 30%), spingendo la popolazione italiana a usare spesso Internet (Italia 54%, Europa:oltre 71%), a servirsi dell'on line banking (Italia 20%, Europa 35-40%), a usufruire di servizi di e-goverment (Italia al 23%, Europa: circa 40%), ad accedere alla banda larga (Italia 53%, Europa 68%), a servirsi dell'ecommerce (Italia 15%, Europa: oltre 40%). (i.cam)

Vai al sito dedicato al Rapporto Assinform

Valenzano, 15 ottobre 2012

 


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Il PNRR, INNONETWORK E INNOLABS

 

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